Sfogliando un vecchio album di famiglia, compare una donna con un cappello grande, fatto di paglia, per proteggerla dal caldo sole estivo, con le braccia piene di spighe di grano.

Continuando le spieghe di grano si trasformano in farina, il cappello di paglia è sostituito da un colorato grembiule colorato e le mani, che prima cingevano le spighe, ora sono immerse in un impasto che verrà cotto e trasformato in pane per la cena.
Donna, casa, famiglia, protezione, sostentamento, amore.
La donna che cucina può sembrare per noi occidentali ormai quasi un'immagine legata ai nostri nonni, ma se volgessimo lo sguardo oltre il nostro continente, rivedremmo tante donne come quella incontrata nella foto.
Nei Paesi in via di sviluppo il 43 % circa delle donne costituisce la forza lavoro.
Se lasciassimo da parte un secondo i numeri, le percentuali (so che è quasi impossibile per noi occidentali) e ci concentrassimo sull'importanza che le donne hanno ricoperto in passato per la crescita e il futuro del nostro Paese capiremmo l'importanza che dovrebbero avere anche per Paesi come l'America Latina, l'Asia o l'Africa subsariana.

Quando le guerra allontanavano gli uomini dalle terre erano le donne che coltivavano con amore e passione ciò che l'uomo aveva lasciato, proprio per poter continuare a non far mancare cibo sulle tavole.
Perchè allora le donne che lavorano nei Paesi in via di sviluppo dovrebbero essere inferiori alle nostre nonne, perchè non possono allevare il bestiame o non possono possedere terre come invece fanno gli uomini? Perché?
Siamo nell'era degli spazi aperti, dove tutti possono fare tutto, possiamo raggiungere qualsiasi punto della terra per poi rimanere indifferenti? Ci vantiamo dei viaggi che facciamo ma non facciamo nulla quando vediamo tanta ingiustizia nei Paesi che visitiamo, magari pensiamo "certo è vero, non è giusto, ma cosa posso fare io? Tra un mese al massimo sarò nel mio ufficio con l' i-phone tra le mani, e racconterò a tutti la mia esperienza, racconterò della povertà ma non posso far nulla più per cambiare le cose, sono solo, chissà magari un giorno ci sarà qualcuno che potrà cambiar le cose." Un prof. durante una lezione disse: << Non si cambia stando seduti a guardare il mondo sperando che migliori grazie a qualcun altro ... fino a che non ci prenderemo le nostre responsabilità e demanderemo ad altri le cose non andranno...>>.
Smettere per Riniziare...Smettere con lo sperco alimentare dei Paesi industrializzati per giungere ad un'agricoltura sostenibile; riducendo i combustibili fossili si potrebbe iniziare a sperare in benefici climatici, ambientali, il mondo è vissuto da tutti, occidente, oriente, paesi ricchi, paesi poveri, tutti ne trarremmo benefici.

Utilizzare la rotazione delle colture e investire sui piccoli produttori terreni, a maggior ragione se son donne, vuol dire affidarsi a mani, cuori che sapranno donare e prendersi cura del terreno e dei frutti che darà, come solo il genere femminile sa fare, accorciando anche la distanza tra produttore e consumatore con meno sprechi e più rispetto per la biodiversità.
Tutto cìò si DEVE FARE! Nessun condizionale è concesso nel mondo femminile, quando si parla d'amore!