All'Africa Rice congress i rappresentanti di 60 Paesi concordano sulla necessità di modernizzare le tecniche agricole e chiedono a FAO un aiuto per incentivare il settore del riso

L’Africa produrrà, quest’anno, più di 27 milioni di tonnellate di riso, il 2% in più rispetto al 2012. Questo stima il Rice market monitor (www.fao.org/economic/est/publications/rice-publications/rice%20market-monitor-rmm/en/) di FAO, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura. A guidare la crescita della produzione saranno i Paesi dell'Africa occidentale e l'Egitto, ma è prevista una forte ripresa anche in Africa orientale. Secondo l’Africa Rice Center, centro di ricerca di cui fanno parte 24 Stati africani (www.africarice.org), il continente produce quindi le risorse di riso necessarie per provvedere alla propria sussistenza. Ciononostante, la quantità di riso importato in Africa resta ancora molto alta: 12 milioni di tonnellate solo nel 2012, per un valore di 5 miliardi di dollari. Per questo motivo, si legge sul sito dell’Africa Rice Center, “è necessario proteggere produttori e consumatori di riso dalle fluttuazioni dei prezzi di mercato”.  Bisognerebbe, infatti, "stabilire tariffe minime e massime per l’importazione del riso", oltre che "sostenere lo sviluppo di piccole imprese".

Questi dati sono emerso durante il terzo Africa Rice Congress, che si è tenuto a Yaoundè, capitale del Camerun, tra il 21 e il 24 ottobre. Al congresso, organizzato dall’Africa Rice Center e da FAO, in collaborazione con l'Istituto di ricerca agricola per lo sviluppo del Camerun (Duvri), hanno partecipato 650 rappresentanti provenienti da 60 Paesi, di cui 36 africani. Durante il forum, il cui tema era “La scienza del riso per la sicurezza alimentare attraverso smallholder e sviluppo dell’agri-business in Africa”, si è discusso della necessità di modernizzare l’agricoltura africana e, nello specifico, di migliorare le tecniche di produzione e commercializzazione del riso, salvaguardando i diritti alla terra dei piccoli proprietari.

Come si legge sul sito www.fao.org, “il più grande raduno di esperti del settore del riso, politici e rappresentanti degli agricoltori dell'Africa ha chiesto alla FAO di stimolare partnership nazionali, regionali e globali per sviluppare il settore del riso in Africa". Accogliendo la richiesta, Ren Wang, vice direttore di FAO – Dipartimento Protezione agricoltura e consumatori - ha affermato che l’organizzazione delle Nazioni Unite “sta lavorando a una nuova iniziativa che potrebbe contribuire a incentivare la produttività e la produzione di importanti ecosistemi di riso in Africa”. L’organizzazione si impegna inoltre a promuovere l'uso di sementi di qualità, e ad assicurare la produzione di sementi certificate di riso, per una produzione efficiente e sostenibile. Wang ha poi aggiunto che ciò di cui il continente ha bisogno è investire in nuove tecnologie. Che, una volta testate, potrebbero essere utilizzate da milioni di agricoltori per migliorare le loro tecniche produttive.

La sicurezza alimentare africana non può dipendere dalle importazioni. Questo il pensiero condiviso dagli organizzatori del congresso e dai rappresentanti dei Paesi che vi hanno partecipato. Maggiori investimenti nel settore del riso potrebbero creare posti di lavoro per quei 330 milioni di giovani che dovrebbero entrare nel mercato del lavoro nei prossimi 15 anni.