In 20 anni l'area forestale mondiale ha perso terreno per una superficie pari a 4 volte l'Italia 

Il 21 marzo scorso la Fao ha reso noti nuovi e interessanti dati sulle perdite ingenti di foreste tropicali in Sud-America e in Africa. Ha deciso di farlo proprio in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste. È incessante il progressivo smarrimento di superficie di area forestale a livello mondiale.

Quest’ultima sarebbe infatti diminuita di circa 5,3 milioni di ettari l'anno, corrispondenti, nel periodo 1990-2010, ad una perdita netta pari a quasi 4 volte le dimensioni del nostro Paese.

I risultati, aggiornati con il sondaggio globale di rilevamento a distanza, mostrano che nel 2010 l'area complessiva di superficie forestale era di 3.890 milioni di ettari, il 30% della superficie totale della terra.

La riduzione lorda del suolo destinato a foreste, causata dalla deforestazione e da catastrofi naturali nei 20 anni presi in considerazione dalla Fao, è stata di 15,5 milioni di ettari l'anno. Un calo che è stato parzialmente compensato dagli aumenti di superficie forestale, attraverso il rimboschimento e l'espansione naturale delle foreste -10,2 milioni di ettari l'anno-.

L’area di foreste più colpita è quella tropicale -Sud-America, Africa e Asia- che ha registrato la più grande perdita in termini assoluti.
"Nel 2014, si celebra la Giornata Internazionale delle Foreste, nel contesto dell'Anno Internazionale dell'agricoltura familiare ", ha detto Graziano da Silva, Direttore Generale della FAO, appellandosi ai governi chiamati a tutelare il patrimonio biodiverso delle foreste mondiali. "Le popolazioni forestali fanno parte di questo gruppo di agricoltori, pastori, pescatori artigianali, comunità indigene e tradizionali a livello familiare. Esse rappresentano centinaia di milioni di famiglie che svolgono un ruolo chiave nel garantire la sicurezza alimentare in molti paesi. In molti casi, sono anche direttamente responsabili della gestione sostenibile delle foreste e delle risorse naturali. Ma, allo stesso tempo, sono tra le popolazioni con la maggiore insicurezza alimentare del mondo". 

Per realizzare questa indagine -che trovate in formato completo cliccando qui- a livello globale, la FAO ha lavorato con più di 200 esperti provenienti da 107 Paesi.